Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
La vita ci mette davanti a tanti interrogativi: dove ci porterà il male che sembra abitare nel cuore dell’uomo? Perché l’amore in cui abbiamo creduto a un certo punto si dissolve? Cosa possiamo fare davanti all’ingiustizia che sembra trionfare ogni volta? Sono alcuni degli interrogativi che probabilmente abitano prima o poi il cuore di tutti noi. E quando il cuore è appesantito, si blocca. Non riesce più a sperare. (…) Il testo del Vangelo di Giovanni che la liturgia ci propone...