La Bella Notizia di Gesù secondo Luca (3,1-6)

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Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governtore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».


Pensavo, mio Signore, a quanti “Giovanni Battista” hai messo sulla mia strada in questi anni. Fratelli e sorelle che si sono fatti voce Tua, per preparare il mio cuore e la mia mente all’incontro con te. Il loro ricordo mi riempie di gratitudine per il dono che sono stati.

Penso alla mia catechista e alla sua passione per Te, Signore, che ci trasmetteva con gioia. Penso ai miei fratelli e sorelle, alle loro scelte di servizio agli altri che hanno spinto anche me a percorrere le stesse strade.

Penso ai preti incontrati, ai dialoghi e ai tanti perdoni da loro ricevuti che hanno colmato i burroni del mio peccato. Penso ad altri amici che con le loro correzioni fraterne mi hanno messo davanti alle durezze del mio cuore e del mio carattere perché potessi appianarle.

Penso a mio papà e a mia mamma che sono stati segno costante della tua cura, testimoni semplici della fede in te e mi hanno accompagnato nelle vie tortuose della mia crescita e del mio sceglierti come Tutto della mia vita: spesso nella pazienza e comprensione, nella trepidazione e partecipazione profonda, hanno favorito il raddrizzarsi dei miei sentieri orgogliosi e sofferenti.

Ti benedico, Signore, per questi precursori della tua presenza. Non smettere di inviarli ancora nella mia vita, perché ascoltando la tua Parola nella tonalità della loro voce amorosa, io possa colmare le voragini che creo tra me e te, tra me e il mio prossimo. Oggi, Signore, guardando al Battista è sorto in me il desiderio di essere anch’io voce al Tuo servizio, per aiutare chi si è perduto a ritornare a te, a ritrovare la tua pace, la tua speranza. Fammi Tua voce urlante di compassione e di amore, mio Signore.





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